Cari ebbri,
ritengo probabile
che questo sia il mio ultimo post del 2022, ma stavolta vi avverto
che scriverò tanto per scrivere, proprio come se il blog ebbro fosse
(credo per la prima volta) un vero diario personale.
Di recente l’hard
disk del mio PC mi ha salutato per sempre, portandosi via in una
vampata di bit tutti i miei documenti, le mie ricerche, e qualche
poesia a cui lavoravo da mesi, cercando di imprimere nelle parole
ogni briciolo di emozione. Al loro posto la solita compagnia del
vuoto in cui ho il piacere di annegare la ricerca di un senso a
quanto fatto fino ad oggi.
Forse è stato
meglio così: “anno nuovo vita nuova” recita il detto e la
tradizione esige il sacrificio talvolta doloroso e involontario delle
vecchie cose per far spazio al nuovo. Non so ancora questo nuovo che
mi aspetta quando arriverà e di cosa si tratterà, ma sono sicuro
che tra le cose di cui non mi sbarazzerò a capodanno c’è il mio
vecchio e ritrovato netbook con ben 2GB di RAM ed un processore dual
core, rinato grazie ad un sistema operativo Linux. È in
pratica niente più che una perfetta macchina da scrivere che ho
intenzione di usare con maggiore frequenza di quanto non abbia fatto
quest’anno.
Come stavo
scrivendo, questo è l’ultimo post dell’anno ed è quindi il
momento di fare l’elenco dei buoni propositi per l’anno nuovo.
Il primo, non
me ne vogliano i colleghi, è tentare i cambiare lavoro con qualcosa
più adatto a me;
il secondo
proposito è portare a compimento almeno alcuni dei progetti avviati
negli anni passati, come la nuova associazione di promozione sociale
nata dalle turbolenti ceneri di Arci Aut Aut da cui spero che si
“levi una ventata di rinnovamento” per noi stessi e anche per la
città di Battipaglia;
per ultimo ma
non per importanza “cambiare testa”: da troppo tempo ormai mi
rendo conto di seguire gli stessi schemi neuronali, di ripetere in
continuazione comportamenti e atteggiamenti prestabiliti,
ragionamenti ipercollaudati, in poche parole mi sembra di non essere
più capace di aprire nuove strade nella mente prima di tutto, ma di
seguire sempre le vecchie perdendo chissà quanti stimoli e
opportunità di crescita umana ed in particolare intellettiva.
So che questo non
dipende esclusivamente da me, ma anche dagli ambienti e dalle
persone che frequento. Il problema è che in generale tutto sembra
un po’ più grigio e meno affascinante degli anni passati. Questo
non vuol dire che io sia depresso, al contrario, sono pieno di
voglia di affrontare il futuro e di crearlo, ma al contempo mi
sembra che stiano mancando degli ingredienti fondamentali che spero
di riuscire a procurarmi nel prossimo futuro.
Concludo salutando
tutti i lettori che nonostante la scarsità dei miei post continuano
a seguire il blog ebbro, divenuto di recente spazio di divagazione
più intimistica. Come avrà notato chi mi segue, da tempo sono
cessate le denunce dei macroproblemi della società, soprattutto
sulla questione ambientale, forse perché in parte per il lavoro, in
parte per la distanza dal territorio di origine e in parte per la
ricerca di nuovi approcci e/o equilibri più fortunati i contenuti da
condividere si sono andati diradando.
Grazie a tuttǝ,
salvo
colpi di scena ci ritroviamo l’anno prossimo. Buone feste e buon
anno nuovo foriero di ogni bene!