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giovedì 5 marzo 2009

Le civiltà impossibili

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Per "Civiltà impossibili" io intendo quelle civiltà che, in epoche assai remote, hanno raggiunto un livello di conoscenze e di tecnologie tali da non poter esistere secondo la storia ufficiale.

Che cos'è la storia ufficiale?
La storia può essere rappresentata come una retta che avanza da miliardi di anni indisturbata e sempre alla stessa velocità verso l'infinito. Conoscere il percorso compiuto della storia è necessario per la nostra evoluzione, però, non è cosa facile ed è per questo che esistono degli uomini (storici, storiografi, antropologi, archeologi, etc.) che dedicano il loro tempo e tal volta tutta la loro vita a cercare di ricostruire la storia. La ricostruzione è un processo molto difficile che richiede grandi capacità nel ragionamento è un'attenta osservazione degli elementi a disposizione. Per questo motivo, soprattutto in passato, è facile che si creino due o più ricostruzioni, anche completamente diverse, dello stesso segmento di retta preso in esame.
La storia ufficiale è la versione dei fatti accettata da tutti per convenzione in quanto appare la più obbiettiva. Il difetto della storia ufficiale è che essa è spesso stereotipata e che, cosa più grave, ignora quegli elementi che non sono in sintonia con quelli accettati, finendo molto spesso con l'ostacolare approfondimenti e ricerche che potrebbero portare ad una diversa interpretazione dei fatti. A volte viene accettata un’altra ricostruzione dei fatti (come nel caso delle foibe), ma molto spesso questo non succede.

Cosa comportano gli errori storici?
Una civiltà che si fonda su basi non veritiere o costruite con pressappochismo ha già in se il seme della propria distruzione in quanto destinata ad un'errata evoluzione.


SfingeLa puntata di ieri di Voyager spiegava la possibilità che la Sfinge non sia stata creata nel 2.500 a.C. come si è sempre ritenuto per tradizione. L'erosione del corpo della sfinge dovuta agli agenti climatici sposterebbe la data della sua creazione almeno di 2.500 anni prima dalla data ufficiale, quindi nel 5.000 a.C. ma c'è addirittura chi, analizzando la sua collocazione in riferimento ad una nebulosa e le tre stelle della cintura di Orione in perfetta correlazione fra le tre piramidi di Giza e la Sfinge, sostiene che risalga almeno al 10.000 a.C.
Questo perché vi era una perfetta corrispondenza tra le costruzioni egizie e gli astri succitati proprio 10.000 anni fa mentre oggi tale corrispondenza non esiste più perché in tutto questo tempo l'asse terrestre si è spostato di svariati gradi e continua a spostarsi.

Tutti sanno che gli egizi erano un popolo fissato con la simmetria e la proporzione, ma la sfinge ha una testa troppo piccola rispetto al resto del corpo e questo si può spiegare solo in un modo: la testa che vediamo noi oggi è stata riscolpita nella roccia in seguito ad un restauro resosi necessario perché la testa precedente, con il passare del tempo, si era erosa troppo proprio come il resto del corpo. Questo restauro effettuato su tutto il corpo è avvenuto proprio nel 2.500 a.C.

Anche se gli accademici negano queste tesi insieme a tutte le prove che le confermerebbero, i ricercatori attualmente ritenuti eretici hanno ragione. Per molti è difficile accettarlo perché non è facile accettare l'idea di dover riscrivere i libri di storia. Si è avuta infatti nel tempo una sistemazione convenzionale del sapere da cui dipendono altre conoscenze e altre sistemazioni per cui sarebbe molto faticoso rivedere ex novo saperi ormai dati per scontati.
Anche le nuove piramidi scoperte in Bosnia di recente sono molto antiche e questo, insieme a tutte le altre civiltà impossibili che si stanno scoprendo un po' in tutto il mondo, dimostra che l'umanità ha un passato affascinante, diverso da quello che credevamo e ancora tutto da scoprire.

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