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venerdì 22 maggio 2009

I videogiochi

Prima c’era la radio, poi la televisione e adesso sul seggio degli imputati ci sono i videogiochi. Ormai da più di venti anni sono entrati a far parte della nostra vita. Medici e insegnanti ne sconsigliano l’uso: prima perché provocano danni al fisico e soprattutto agli occhi e poi perché distolgono l’alunno dallo studio e lo deconcentrano in classe provocando in casi estremi un cambiamento di personalità, una perdita di identità, l’alienazione dal mondo reale in un mondo fittizio e violento e la totale immedesimazione del giocatore nel protagonista del videogioco. Quali che siano le critiche, è certo che fermarne la dilagante diffusione è ormai praticamente impossibile.

Quali i motivi di tanto successo?

Final Fantasy 8
In primo luogo la cura dei particolari, la perfezione raggiunta nella realizzazione di alcuni giochi. Se voi provaste ad analizzarli uno per uno scoprireste che racchiudono in sé storie davvero straordinarie con la presenza di una notevole quantità di ingegno e fantasia, da far venir quasi voglia di rimpiangere gli eroi caduti in battaglia e di festeggiare il ritorno alla pace dei vari regni. Chi li ha ideati, ha saputo interpretare il bisogno di sognare gloria e avventura dei ragazzi d’oggi, che in un mondo pianificato come quello odierno ha poche possibilità di essere soddisfatto. Nell’antichità per affascinare le menti si scrivevano opere teatrali, epiche, romantiche e avventurose che sono rimaste per sempre nella storia e nella letteratura di tutto il mondo. Le storie dei videogiochi sono, per così dire, un genere nuovo che ingloba in sé i generi precedenti e raggiunge il risultato, grazie alla tecnologia, di affiancare all’autore ognuno di noi, interagendo con gli altri personaggi della storia, sperimentando autonomamente scelte e soluzioni diverse, sentendoci insieme creatori e protagonisti della storia. Non parlo di tutti i giochi, perché alcuni sono davvero da evitare per le scene di esplicita violenza che contengono e sono pertanto nocivi, ma di giochi come Civilization, Age of Empire che non solo divertono, ma istruiscono il giocatore diventando così finalmente utili. Non esiste attualmente un metodo preciso che permetta di evitare i giochi cattivi. Bisogna solo farsi consigliare dagli esperti.
Cube 2 Sauerbraten
Cube 2: Sauerbraten è uno dei
migliori sparatutto in prima
persona Open Source esistenti
Come in tutte le cose, non esistono invenzioni umane del tutto positive o negative. Tutto dipende dall’uso che se ne fa. Lasciarsi prendere dai giochi tanto da dimenticare tutto il resto, studio, amici, sport, in poche parole la nostra vera vita, è sicuramente sbagliato. Voler riversare tutte le nostre paure sui videogiochi è altrettanto sbagliato. I videogiochi parlano il linguaggio del nostro tempo, che non è fatto solo di parole, ma, come in un ipertesto, di immagini, suoni musica, azione. Allora viene proprio da chiedersi cosa sarebbe successo se i videogiochi avessero avuto delle radici molto più profonde nella storia, fino da arrivare agli scrittori classici, e come avrebbero influito nel farci arrivare le opere di grandi scrittori e poeti. Ci avete mai pensato?

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