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sabato 27 marzo 2010

Storie di assurdo quotidiano!

Girando per la rete non sai mai quello che puoi trovare... Fortunatamente esiste ancora qualcosa che può turbare le nostre coscienze. Aveva ragione Indro Montanelli nel dire che Berlusconi non ha idee, soltanto interessi!
Vivo a Milano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del Consiglio.
Lavoro a Milano in un’azienda di cui è principale azionista il Presidente del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa. Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del Consiglio. Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio....
Al pomeriggio, quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio. Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio, e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio: questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio.
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Seguo molto il calcio, e faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere. Quando mi stufo navigo un po’ in internet, con provider del Presidente del Consiglio. Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse, per fortuna!

PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque persone: non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo...

domenica 21 marzo 2010

Una giornata di ordinaria follia



Ieri a Roma sono avvenute due manifestazioni di portata nazionale e possiamo dire di opposta natura: la prima, più importante, riguardava la politica di privatizzazione o liberalizzazione dell'acqua che questo bel Paese sembrerebbe intenzionato ad attuare; la seconda, invece, era quella organizzata dal così detto popolo della libertà, conosciuto anche come il popolo dell'amore (folle e incondizionato verso il Presidente del Consiglio). In una giornata come questa anche io sono andato a Roma a manifestare, ma ahimè non partecipando alla prima, ma alla seconda manifestazione!
No, non sono diventato berlusconiano, ho voluto solo provare ad immergermi nella realtà dei "sostenitori di Silvio" per cercare di capire meglio questo fenomeno italiano maggiormente responsabile della rovina della politica italiana dell'ultimo decennio e quindi della rovina del nostro Paese.
Per prima cosa mi registro sotto falso nome in un pullman organizzato dalla sede del PdL a me più vicina e già durante l'attesa in mezzo ai berlusconiani alla fermata dell'autobus, posso notare che in qualità di vittime del sistema leggono insieme e appassionatamente il loro bel giornale di Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro. I primi minuti sembrano insostenibili ma dopo mezzora finalmente arriva il pulmino, pagato dal partito come del resto anche la stoffa delle bandiere e degli striscioni; innumerevoli sprechi di carta e stoffa per un simbolo portatore di male e corruzione inventato dalla mafia e dagli altarini politici. L'arrivo dell'autobus sanciva solo l'inizio di quella che aveva tutta l'aria di essere una terribile giornata e infatti durante il lunghissimo viaggio tutti prima cantano le classiche canzoncine fasciste che incitano alla gloria, all'onore, alla patria e alla guerra contro il nemico di turno che deve necessariamente esserci e poi l'immancabile "Menomale che Silvio c'è" del cantautore veronese Andrea Vantini...
Arrivati a Roma posso assistere all'esaltazione dell'ignoranza e della disinformazione: striscioni con slogan assurdi in difesa della riforma universitaria, della riforma della giustizia e della legge sulle intercettazioni; i problemi del Presidente del Consiglio e della crusca di politici corrotti e mafiosi sono diventati i problemi degli italiani! Durante la passeggiata tra il delirio e l'inverosimile ho un piccolo conforto nel vedere una bandiera con falce e martello sventolata su di un balcone, alla cui vista la folla degli amanti di Silvio appariva visibilmente irritata.
Solo nei pressi di piazza San Giovanni finalmente incontro le uniche persone che hanno fatto veramente bene a venire alla manifestazione: i barboni che con la coppola in mano chiedevano l'elemosina. Poco prima del discorso del grande leader la gente che ancora non aveva raggiunto la piazza inizia a correre per non perdersi neanche una parola delle menzogne che sta per dire e anche io a questo punto, nel desiderio di far finire il prima possibile la giornata, non vedo l'ora di vedere il palco. Arrivati finalmente in piazza dietro di me sento un gruppetto di fascisti con stivali e camicia nera urlare onore al duce salutando Berlusconi con il saluto romano, c'è molta confusione, condizionamento mentale e un vero e proprio lavaggio del cervello di massa...

sabato 6 marzo 2010

Con ASPirazioni si parea in compagnia!

Per tutti quelli che in quest'era di digitalizzazione non si fidano più della carta, così biodegradabile, così decomponibile e delicata, da ora possono scaricare, ovviamente in modo del tutto gratuito, la copia non proprio autorizzata del giornale dell'associazione studentesca più ganza di Unisa!
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Il formato di lettura è PDF!