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lunedì 20 giugno 2011

L'Agente Avatar e Next World Evo sono una truffa?

AVVISO IMPORTANTE! I COMMENTI AL PRESENTE ARTICOLO SONO STATI BLOCCATI PERCHÉ LA PIATTAFORMA BLOGGER NON RIESCE A VISUALIZZARNE OLTRE UN CERTO NUMERO. È POSSIBILE CONTINUARE LA DISCUSSIONE AL SEGUENTE POST: "SINTESI DEI COMMENTI AGENTI AVATAR"

Attenzione: Da quando è stato scritto il presente articolo ci sono stati dei cambiamenti nel contratto dell'attività di Agente Avatar e anche nel piano marketing, primo tra tutti il costo del kit che è passato da 2400 € a ben 3000 €.

Per maggiori informazioni visita anche la pagina: The Next World, gli agenti Agav e i Grilli Parlanti



video denuncia Video denuncia oscurato da You Tube in seguito alla sua segnalazione come illegale. Purtroppo i social network oscurano a prescindere tutti i contenuti segnalati da terzi come oltraggiosi o offensivi anche se potrebbero non esserlo. È una forma di autocensura della rete. Per visualizzare ugualmente il video selezionate e copiate il seguente link: http://youtu.be/rSh_N5FXNUM ed incollatelo nella casella di testo bianca nella seguente pagina web: www.vidproxy.com come nell'immagine illustrata e infine cliccate su "GO".

Esiste un mondo virtuale popolato da avatar! Si tratta di Next World, un videogioco in 3 D dove ognuno è libero di essere chi vuole! Sono queste alcune delle avvincenti parole che animano i potenziali utenti di questo nuovo social network, ma evitando di fermarci alle apparenze e cercando di approfondire ed esplorare i retroscena di un qualcosa apparentemente innocente e divertente, si scopre che proprio come nel noto film, matrix, agli utenti di questo gioco è stato messo davanti agli occhi un intero mondo virtuale, pieno di bug e malfunzionamenti, per nascondere un sinistro inganno. Infatti, a differenza di qualsiasi altro social network esistente, questo è diffuso e sponsorizzato da una figura professionale: l'Agente Avatar.
Sul sito ufficiale agenteavatar.com, l'Agente Avatar viene descritto come una nuova figura professionale in forte espansione, che distribuisce beni virtuali consistenti in account di gioco per questo social network. Per diventare agenti avatar, bisogna firmare un contratto che vincola al pagamento di 2400 euro, di cui 800 subito e 1600 euro a rate. L'agente non vende nulla, ma ha a disposizione 80 codici, chiamati CUP, da regalare, corrispondenti ad altrettanti account sul social network. E ad ogni codice regalato, l'agente guadagna, a detta degli intervistati, 30 euro, recuperando così il proprio investimento di 2400 euro. A questo punto sorgono spontanee 3 domande: se i codici per l'iscrizione al social network vengono regalati e l'agente che li regala riceve un pagamento, da dove derivano gli introiti della società? Che senso ha far pagare all'agente gli 80 codici ben 2400 euro, per poi farglieli distribuire gratuitamente recuperando i soldi investiti? E come fa l'agente avatar a continuare a guadagnare una volta distribuiti tutti e 80 i codici? La risposta a quest'ultima domanda è: introducendo nuovi affiliati chiamati sub agenti.

martedì 14 giugno 2011

Una comoda soluzione per le scorie nucleari


Come non tutti sanno, non esiste ancora un modo per smaltire le scorie prodotte dalle centrali nucleari che ormai da più di mezzo secolo si accumulano in depositi temporanei dislocati in tutto il mondo e dalla sicurezza molto relativa in caso di attentati terroristici e calamità naturali. In più tali depositi richiedono una costante manutenzione e controllo, oltre che un dispendio di energia, soldi e uomini. La maggior parte delle nazioni produttrici di residui nucleari usati spedisce le scorie radioattive all'estero, affidando ad altri il compito dello stoccaggio e smaltimento.
Mappa degli incidenti nucleari
Nel 1994 in Finlandia è passata una legge per la quale tutti i residui nucleari usati devono rimanere nel paese e quindi ai finlandesi è toccato mettersi alla ricerca di un posto sicuro in cui far stare le scorie per mooolto tempo... Dopo averci pensato un po' ecco che arriva un'idea molto pratica e intuitiva: l'unico deposito sicuro per le scorie può essere realizzato solo a 4 chilometri di profondità nelle viscere della terra e per essere permanente deve durare almeno 100.000 anni, perché questo è il tempo necessario affinché il decadimento radioattivo renda le scorie innocue. La costruzione del deposito chiamato Onkalo, che significa "luogo dimenticato", è incominciata nel 2005 e finirà nel 2100 ed è sufficiente solo per le oltre 5.500 tonnellate di scorie nucleari che saranno prodotte dai finlandesi nei prossimi 100 anni. Proprio ora che i finlandesi hanno trovato una comoda soluzione al problema delle scorie nucleari, ecco che gli italiani votano contro il nucleare! Che tristezza...
C'è, però, almeno un problema da evidenziare in questa soluzione definitiva che apparentemente non c'entra nulla con le scorie nucleari: l'homo sapiens sapiens, secondo la scienza ufficiale, esiste solo da circa 75.000 anni. Questo per dire che l'intera storia dell'uomo di cui si ha memoria entra in una manciata di sabbia e polvere e che è impossibile fare previsioni future di come sarà il mondo tra appena 500 anni senza finire nella fantascienza e nella fantapolitica.
Esiste un documentario intitolato Into Eternity, girato dal regista danese Michael Madsen, che tenta in qualche modo di dare un'idea di cosa significhi costruire un deposito permanente di scorie radioattive che deve durare 100.000 anni, diventando così l'opera architettonica più longeva mai costruita dall'uomo finora e indubbiamente il simbolo della civiltà da cui proviene. Il pericolo più concreto è quello che in un lontano futuro l'uomo possa iniziare a scavare per raggiungere il deposito, nella speranza di trovare un tesoro ben custodito o comunque qualcosa dall'inestimabile valore archeologico. Inutile dire che lasciare un avviso con su scritto "stare lontani, deposito di scorie radioattive" basta a scongiurare il pericolo di intrusioni umane nel deposito per i primi mille o duemila anni volendo esagerare, ma dopo la lingua, la scrittura e le capacità comunicative che l'uomo ha sviluppato sino ad ora, inesorabilmente cambieranno e si evolveranno come è già successo e sta succedendo anche ora. Basti pensare che appena un migliaio di anni fa i letterati europei parlavano e scrivevano solo in latino e greco, mentre ora queste due lingue sono pressoché dimenticate dalla maggioranza della popolazione proprio lì dove sono fiorite e si sono sviluppate. Nasce così la necessità di non affidarsi solo alla scrittura per comunicare il pericolo che si corre nell'effettuare gli scavi, ma di fare ricorso anche all'arte dal carattere decisamente più universale: un paesaggio desolato di rovina morte e distruzione potrebbe far ad esempio capire che in quel posto non c'è qualcosa di buono, nella speranza che gli uomini che un domani effettueranno gli scavi non penseranno di trovarsi difronte a ridicole maledizioni di popoli superstiziosi, come in effetti succede di continuo ancora oggi ogni qual volta che, scavando un sito archeologico, ci si imbatte in un avviso contenente maledizioni per tutti coloro che profaneranno un luogo particolarmente importante e sacro.
In sostanza stiamo parlando di forze naturali che vanno al di là della nostra attuale comprensione, proiettate in un futuro che abbraccia più di 3.000 generazioni e si tratta di un qualcosa troppo grande per poter pensare che il nucleare sia indispensabile per il nostro presente e addirittura per il nostro futuro. A mio avviso sarebbe preferibile smettere di far funzionare i nostri elettrodomestici riducendo i nostri consumi e cambiando i nostri stili di vita, pur di evitare di far ricorso all'energia nucleare così come la conosciamo oggi. Il gioco non vale la candela! Sarà molto difficile far capire alle generazioni future, che magari non la penseranno come noi, che per far funzionare le nostre lavatrici siamo stati costretti a lasciargli in eredità dei barili letali di cui è impossibile liberarsi. Mai come ora è il caso di dire che "le colpe dei pardi ricadranno sui figli", secondo il concetto biblico dell'ereditarietà della colpa. A tale proposito sono molto significative e poetiche le ultime parole con cui si conclude il documentario, in cui si ipotizza che gli uomini del futuro, colti da un'irrefrenabile curiosità e desiderio di scoperta, abbiamo scavato l'intero tunnel sotterrano fino a giungere nel deposito sepolto: "Ora siete scesi in profondità all'interno del tunnel. E avete raggiunto un luogo in cui mai avreste dovuto recarvi. Quaggiù le radiazioni sono ovunque. Non lo sapete, ma qualcosa sta accadendo al vostro corpo proprio in questo momento. Va oltre i vostri sensi. Non sentite niente, non odorate niente. Una luce invisibile sta risplendendo proprio dentro di voi. È l'ultimo bagliore della mia civiltà, che fece collezione delle forze dell'universo".

martedì 7 giugno 2011

Mazzette dalla Francia ad indirizzare la politica italiana sull'atomo

Per quanto possa sembrare assurdo, pare che dietro il ritorno al nucleare dell'Italia si muovano dei fortissimi interessi economici. A coloro che fino ad ora non ne percepivano alcun sentore, lo svelerebbe un cablogramma segreto spedito a Washington dall'ambasciatore americano e diffuso da WikiLeaks, secondo cui "alti ufficiali" dell'esecutivo di Berlusconi avrebbero preso tangenti per comprare tecnologie e centrali francesi. Per un giro d'affari che si aggira intorno ai 24 miliardi di euro solo per la costruzione delle centrali, francesi, russi e americani, tramite aziende-Stato che sono la diretta emanazione dei governi e godono dell'appoggio di diplomazie e servizi segreti, combattono una battaglia senza esclusioni di colpi per imporsi in Italia e sono costantemente alla ricerca di contatti nei ministeri, nei partiti e nelle aziende, esercitando sulla classe dirigente del nostro bel Paese, ormai da svariati anni, considerevoli pressioni per far intraprendere alla nostra nazione la via del nucleare, ora che la volontà popolare espressa nel referendum del 1987 comincia ad affievolirsi.
Se non fosse stato per il terribile incidente avvenuto a Fukushima, probabilmente la politica del pro-nucleare l'avrebbe avuta vinta senza troppe difficoltà! È sempre WikiLeaks a rivelare che Pierluigi Bersani, ora segretario del maggior partito di opposizione, nel novembre del 2007 firmò come ministro dello Sviluppo Economico, insieme al Segretario USA all’Energia, Bodman, un accordo di partership tra Italia e USA per lo sviluppo dell’energia nucleare nel bel Paese. Inoltre alla firma della partneship Italia-Usa, nemmeno l’allora presidente di Legambiente, Roberto Della Seta, contrastò l’accordo per il ritorno al nucleare dell’Italia ed è forse per questo che, secondo alcuni, il Partito Democratico l'abbia portato al Senato della Repubblica. L’accordo italoamericano denominato GNEP prevedeva una durata di cinque anni ed è, dunque, salvo rinuncia unilaterale di uno dei due Stati firmatari, ancora in vigore. Fu lo stesso Bersani all'epoca a dire all'ambasciatore americano che "il risultato del Referendum (del 1987 ndr) non esclude l’Italia dalla generazione di energia nucleare, l’ha solo sospesa e questa partneship può giocare un ruolo importante nel modificare gli atteggiamenti italiani nei confronti dell’energia nucleare". Possiamo quindi affermare senza alcun ombra di dubbio che, almeno fino al disastro in Giappone, il segretario del Partito Democratico aveva una linea politica perfettamente allineata con quella del suo avversario politico, nonchè successore al Dicastero dello Sviluppo Economico, Romani. In conclusione, una scelta epocale che riguarda tutti noi, come quella di riprendere il nucleare, indipendentemente dal fatto che possa essere giusta o sbagliata, non può essere presa per l'interesse di pochi e la storia insegna che quando di mezzo c'è l'interesse di pochi non è mai un bene per tutti. Se poi prima di prendere ogni decisione dobbiamo tirare in ballo anche i vantaggi e gli svantaggi del nucleare così come lo conosciamo oggi, allora non rimane più alcun dubbio ad impedirci di votare sì al referendum del 12 e 13 giugno.

fonti: www.wikileaksitalia.org , espresso.repubblica.it

venerdì 3 giugno 2011

Referendum: lasciate decidere alla leadership!

Gli Italiani sono ancora incapaci di valutare e votare secondo il volere del Governo che è sicuramente giusto ed infallibile, ragion per cui è stato necessario approvare il decreto legge omnibus che impedisca a questo popolo impaurito dal disastro di Fukushima e del tutto privo di “un'opinione pubblica consapevole della necessità di tornare all'energia nucleare”, di compiere una grande sciocchezza votando “SÌ” al referendum del 12 e 13 giugno. Il Governo Berlusconi, che più di tutti nella storia d'Italia ricorda a chi lo critica di trarre la sua legittimazione dal popolo, non considera più il popolo il vero ed unico sovrano nel momento in cui la sua volontà possa essere contraria alle decisioni parlamentari, considerate indiscutibilmente giuste perché assunte da una maggioranza del Parlamento guidata da un leader carismatico che in virtù del suo carisma sta nel giusto, indipendentemente anche dalla morale e dall'etica corrente che, se in contrasto con “il giusto”, vanno rimodellate e rese conformi. È quello che sta avvenendo, oggi, con la riforma della giustizia e il sostegno di quella parte di cattolici secondo cui ormai da un po' di anni è meglio essere donnaioli che bestemmiatori, sperando di non doversi rimangiare la parola qualora Silvio Evergete cominciasse anche a bestemmiare. Quello che legittima il Governo non è più il popolo sovrano, ma il carisma con la sua lungimiranza intrinseca di cui il popolo è manchevole per definizione.
Il decreto legge Omnibus, contenente le norme che avrebbero dovuto vanificare il referendum sul nucleare, è il finto passo indietro del Governo che rimanda “ad un anno o due” ogni decisione in merito al nucleare, nell'attesa speranzosa che le acque si calmino e l'elettorato acquisisca, grazie alla propaganda che intanto sarà fatta, il bisogno indotto di ritornare al nucleare. Questo decreto è stato solo l'ultimo stratagemma escogitato per non far raggiungere il quorum a nessuno dei quesiti su cui gli Italiani saranno chiamati a votare nel referendum del 12 e 13 giugno. Tuttavia, grazie alla decisione della Cassazione di accogliere le ragioni avanzate in ricorso dall'IdV e sostenute anche dal Pd di mantenere il quesito sul nucleare, spostando la richiesta di abrogazione alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare, i quesiti del referendum saranno ancora quattro: l'abrogazione della legge che prevede la privatizzazione del servizio idrico, l'abrogazione della norma riguardante la possibilità da parte dei privati di ricavare profitto dalla gestione dell'acqua, l'annullamento di ogni piano di ripristino del nucleare in Italia e dulcis in fundo l'abrogazione del legittimo impedimento permanente, escamotage adottato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Ministri per non comparire in udienza penale durante la loro carica. Separare il referendum dalle elezioni amministrative è sicuramente stato lo stratagemma più costoso per non far raggiungere il quorum, perché ha comportato una spesa aggiuntiva per i contribuenti di circa 400 milioni di euro, mentre spostare la data del referendum all'ultimo giorno utile è stato il più infimo, perché si è puntato anche sulla voglia d'estate e di vacanza degli Italiani per abbassare l'affluenza alle urne.
A questi stratagemmi va aggiunto l’informazione assente o manipolata da parte delle televisioni e dei giornali, che se ad esempio da un lato affermano come la privatizzazione dell'acqua riduca gli sprechi, dall'altro non informano che dove la privatizzazione è già partita (Agrigento, Angri, Latina, Sarno, Scafati etc...) le tariffe sono già quintuplicate e i servizi sono sempre più scadenti. Dopotutto, se l’esercizio della democrazia diretta da parte dei cittadini non fosse così ostacolata da una politica corrotta e fallimentare, non si spiegherebbe come mai, nonostante il referendum sia uno dei più efficaci strumenti che la nostra democrazia ha a disposizione per dare vita ai principi di sovranità popolare sanciti dal primo articolo della Costituzione, in tutti i referendum che ci sono stati negli ultimi 14 anni non si è mai raggiunto il quorum. Tra il 1974, anno del referendum sul divorzio, e il 1995, su nove referendum solo uno ha raggiunto il quorum (referendum sulla caccia). Da quel momento la situazione è peggiorata ulteriormente, perché dal 1997 al 2009 su sei referendum nessuno raggiunge il quorum. Oltre che dagli ostacoli della politica, l'astensionismo referendario è anche spiegato dal progressivo allontanamento della presa dei partiti sulla società e dal disgusto dei cittadini, provocato dagli innumerevoli scandali grandi e piccoli che hanno costellato sia la prima che la seconda repubblica. Il disinteresse delle persone in risposta al degenerare della politica, però, non deve ritenersi una scelta vincente, perché innesca un circolo vizioso che aggrava la corruzione e la decadenza del nostro bel Paese.
Dalla nascita dell'istituto referendario ad oggi, in pochi altri casi gli Italiani sono stati chiamati alle urne per decidere su un qualcosa di così determinante per il nostro futuro come nel prossimo referendum del 12 e 13 giugno. Questo è il reale sentore di come siano tesi i tempi in cui viviamo e di come si stiano polarizzando gli interessi in gioco: da un lato vi sono gli interessi particolari di un'imprenditoria senza scrupoli disposta a lucrare su di un bene fondamentale come l'acqua ed un qualcosa di estremamente distruttivo e antieconomico come il nucleare, dall'altro lato il cittadino, il lavoratore, l'uomo e la donna comune, che si aggrappano alla propria dignità e alla speranza di poter vivere in un mondo sano in tutti i sensi, i cui spazi di libertà vengono sempre più ridotti.

mercoledì 1 giugno 2011

Votare da fuori sede al referendum

Diventando un rappresentante dei promotori è possibile votare in un seggio diverso da quello di appartenenza! Basta avere con te la tessera elettorale, però attenzione: per compilare il modulo online c'è tempo solo fino al 5 giugno!

Clicca qui per andare alla pagina del modulo online

 

rappresentante di lista

Per adempiere alle funzioni di rappresentante dei Promotori per i Referendum occorre essere elettori di un comune della Repubblica.
Hanno diritto ad assistere a tutte le operazioni e controllano lo svolgimento del voto.
I rappresentanti possono essere titolari o supplenti.
A seconda della vostra disponibilità scegliete se essere presenti in tutte e due le giornate di voto per aiutare i comitati territoriali.
Ad ogni modo, iscrivetevi per poter almeno votare.
E' semplice ed è importante!

FAQ

Cosa comporta la nomina?
  • La nomina comporta essere rappresentanti del comitato promotore. Per questo i titolari dovranno essere presenti per i due giorni del voto con particolare attenzione alle operazioni di scrutinio.
  • Per i supplenti non sono previsti particolari impegni se non la sostituzione in caso di necessità.
  • In ogni caso potrai indicare se voler essere titolare o supplente (a secondo delle disponibilità di tempo) una volta che verrai ricontattato/a dai referenti del territorio in cui hai chiesto di votare.
  • Ad ogni modo in questa pagina trovi altre informazioni, obblighi e diritti sul ruolo dei rappresentanti.
Posso votare per tutti i referendum?
  • Si, potrai votare per tutti e 4 i referendum

Tra quanto avrò risposta?
  • Nel giro di una settimana verrai ricontattato dai referenti. Se non dovessi ricevere notizie in questa pagina trovi i loro recapiti.

Se do la disponibilità e invece poi torno a casa a votare?
  • Non succede niente.
  • L'unica accortezza necessaria sarà avvertire il referente per conoscenza.

C'è posto per tutti ?
  • Si c'è posto, anche se potresti essere nominato in una zona differente da quella che richiedi.

Quali documenti servono?
  • Per noi non è necessario nessun documento, ma quando vai al seggio è necessaria la tua scheda elettorale e un documento di identità. Se no non potrai votare.

Rimborsi e agevolazioni per chi vuole tornare a casa:


Per spostarsi sul territorio nazionale con i treni sono previsti SCONTI del 60% sui biglietti ferroviari.
Per essere rimborsato il viaggio deve essere di andata e ritorno.
I biglietti scontati hanno una validità limitata di 20 giorni:
  • per il viaggio di andata: da 10 giorni prima del 13 giugno (ultimo giorno di votazioni)
  • per il viaggio di ritorno: fino alle ore 24 del decimo giorno dopo il 13 giugno (ultimo giorno di votazioni)
I vari tipi di sconti sono:
I biglietti per i treni del servizio nazionale:
  • Eurostar Italia , Eurostar Italia Alta Velocità , Eurostar City , Espressi , Intercity ed Intercity notte , servizio VL e cuccette
  • i biglietti sono nominativi e con assegnazione del posto e sono validi, nell’ambito del periodo di utilizzazione dei venti giorni
  • non devono essere convalidati
  • Possono essere utilizzati da un’ora prima e fino ad un’ora dopo la partenza del treno prenotato
  • su un treno diverso da quello prenotato ma della stessa categoria, dietro pagamento della penalità di 8,00 euro per l’assegnazione del posto.
I biglietti per treni Regionali:
  • sono senza assegnazione contestuale del posto
  • per essere validi devono essere convalidati prima di iniziare sia il viaggio di andata che quello di ritorno.
  • Il viaggio deve essere terminato entro 24 ore dal momento della convalida, fatta eccezione per i biglietti di percorrenza fino a 200 Km, per i quali il viaggio deve essere terminato entro 6 ore dal momento della convalida.
  • In ogni caso all’elettore che si trovi in viaggio alla scadenza del biglietto è consentito proseguire fino alla stazione di destinazione, senza effettuare fermate intermedie.
  • Quando le obliteratrici non funzionano o sono mancanti i biglietti devono essere convalidati presso le biglietterie o facendone richiesta al personale del treno all’atto della salita senza pagamento di alcuna penalità.
Come si comprano? E come si usano?
  • Per ottenere il rilascio del biglietto con la riduzione prevista in favore degli elettori, il viaggiatore deve esibire la tessera elettorale presso la biglietteria delle stazioni.
  • Il viaggiatore deve esibire oltre al biglietto anche un documento di identificazione personale e la tessera elettorale (per il viaggio di ritorno la tessera deve essere regolarmente vidimata presso la sezione dove ha votato).