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giovedì 28 luglio 2011

Bella Ciao, un altro mondo è possibile


Sono passati ben 10 anni dalla morte di Carlo Giuliani e dal G8 di Genova, l'evento più truculento della storia recente del nostro bel Paese e fra gli artefici dei misfatti compiuti in quei giorni dalle forze dell'ordine, c'è chi è stato addirittura promosso. Non tutti sanno che il termine "macelleria messicana" non è un'invenzione giornalistica: è stato utilizzato da, Michelangelo Fournier, all'epoca del G8 del 2001 a Genova vicequestore aggiunto del primo Reparto Mobile di Roma, i così detti celerini. Fu un termine che utilizzò per descrivere quello che vide al momento dell'irruzione nella scuola Diaz. Coloro che hanno diversamente pagato per i crimini commessi si trovano abbastanza facilmente facendo un po' di ricerca online. I più famosi sono Alessandro Perugini, che ha preso a calci in faccia un ragazzo a terra inerme e Spartaco Mortola, condannato per i falsi dei verbali di arresto della scuola Diaz e per l'induzione alla falsa testimonianza del questore di Genova. Il primo è oggi dirigente della polizia ad Alessandria, mentre il secondo è stato promosso a questore di Genova, proprio per dire che le istituzioni promuovono chi compie atti criminali nei confronti dei cittadini.
Ma oltre alle forze dell'ordine è stato scoperto esserci qualche criminale anche tra i medici che hanno prestato soccorso ai ragazzi arrestati, come Giacomo Toccafondi: medico in mimetica macchiatosi di sevizie di "particolare crudeltà" nei confronti dei ragazzi arrestati e trattenuti presso la caserma di Bolzaneto, promosso a medico dirigente nell'ASL 3 di Genova. C'è qualcosa di estremamente malvagio e pericoloso dietro tutto questo. Anche perché che interesse aveva la politica a proteggere questi individui, come racconta Marco Poggi nel video a sinistra? E perché oltre a non essere stati allontanati dai loro ruoli sono stati addirittura promossi? Evidentemente c'è sotto un'organizzazione abbastanza potente nettamente orientata al male.

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sabato 9 luglio 2011

Maroni suggerisce il tentato omicidio per le persone sbagliate

Conferenza stampa di Fabiano, torturato in Val di Susa il 3 Luglio

Secondo il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, è lecito ipotizzare negli scontri in Val di Susa «il reato di tentato omicidio e non reati minori, perché lanciare bottiglie incendiarie di ammoniaca significa attentare alla vita dei poliziotti» assaliti mentre «non facevano altro che difendere la legalità e la democrazia». Certo, il parere istituzionale di un ministro, e in particolare del ministro dell'Interno, dovrebbe avere più valore di quello di un comune cittadino, a condizione però che le posizioni di ieri del ministro non stridano fortemente con quelle di oggi: guarda caso, Maroni risulta condannato in via definitiva per violenze ai danni della Polizia per gli stessi reati contestati ai manifestanti della Val di Susa, e cioè resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Tutti nella stessa barca? No, sicuramente. Le forze dell'ordine che lui insieme alla sua banda di leghisti ha assalito a suo tempo, stavano perquisendo alcuni uffici della sede centrale della Lega Nord in Via Bellerio a Milano, perché la Lega Nord aveva organizzato una formazione paramilitare vietata dal Codice Penale e dalla Costituzione italiana, allo scopo di costituire un esercito privato, le così dette Camicie verdi; i manifestanti in Val di Susa, invece, hanno assalito o molto più probabilmente sono stati assaliti dalle forze dell'ordine per esprimere la loro contrarietà alla costruzione del TAV: una linea veloce che si tradurrà in un'opera inutile e dannosa per l'ambiente da molti miliardi di euro.
Inoltre, ad ascoltare le interviste fatte ai ragazzi che manifestavano nella valle durante gli scontri, come questa riportata nel video, si ha proprio l'impressione che in realtà il tentato omicidio è più imputabile alle forze dell'ordine che presidiano il cantiere che ai manifestanti.

martedì 5 luglio 2011

Il TAV ha creato un mondo di eroi


Cerco sul dizionario il significato di eroe e trovo: "chi dà prova di straordinario coraggio e abnegazione; chi si sacrifica per affermare un ideale". Bene, ora resta da capire perché c'è chi definisce i valsusini eroi e chi dice che in realtà i veri eroi sono le 2.000 unità armate che giorno e notte presidiano la Maddalena in Val di Susa. Non è complicato fare qualche ricerca per scoprire un paio di cose interessanti: la linea veloce non serve a nulla e costerà nella più rosea delle previsioni 20 miliardi di euro, dati un po' dall'UE e per la gran parte dall'Italia. In più quelle che si vanno a traforare anche con esplosivi sono rocce amiantifere e questo vuol dire malattie, tumori e malformazioni che si protrarranno nel tempo per la popolazione locale esposta alle dispersioni. Allora perché si sta costruendo? Il motivo probabilmente è lo stesso del ponte sullo stretto di Messina, della Gronda in Liguria e delle centrali nucleari fortunatamente sventate: arricchire con i soldi dei contribuenti qualche lobby amante del denaro, poco lungimirante e molto menefreghista. A questo punto definire eroi gli uomini armati che presidiano il cantiere, in nome dello Stato, comincia ad essere già più difficile.
Se poi si pensa ai gas CS usati negli scontri dalle forze dell'ordine, consapevoli o meno, da eroi si potrebbe passare addirittura a criminali. Tali gas rientrano tra le cosiddette "armi chimiche" e sarebbero vietati perché provocano danni permanenti non solo all'organismo umano che ne è stato esposto, ma anche alla sua prole futura, perché compromettono il DNA dell'organismo colpito provocando malformazioni e mutamenti che si trasmettono alle generazioni future. Bersani, dopo gli esiti del referendum, ha accusato il Governo di trovarsi in un altro emisfero rispetto alla gente, ma dal mondo in cui non si fa portavoce della disperazione dei valsusini, come dovrebbe fare qualsiasi partito di buon senso, molto probabilmente anche lui con il suo partito, insieme a tutti i partiti attualmente in Parlamento, sta da qualche altra parte l'ontano dal bel Paese. Soltanto Paolo Ferrero, come ha detto Marco Travaglio lunedì a passaparola, della neonata Federazione della Sinistra (FdS) è andato tra i valsusini a raccogliere le loro voci, sicuramente ben consapevole che da quelle parti si vince e si perde per poche migliaia di voti, ma almeno c'è andato, dimostrando nel suo piccolo che non tutta la politica italiana si trova in un altro emisfero.