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venerdì 26 febbraio 2016

Gimp vs Photoshop, due filosofie di vita a confronto!


Adobe Photoshop è il più famoso e completo software specializzato nell'elaborazione di immagini digitali. Nasce nel 1990 solo per Mac, quattro anni dopo diviene disponibile anche per Windows ma ad oggi non è ancora disponibile per Linux.

Adobe fino ad oggi non ha mai ritenuto l’utenza di Linux un mercato valido probabilmente perché la ristretta minoranza dei pezzenti che utilizzano Linux, spesse volte in fissa per la condivisione libera e gratuita dei software, difficilmente avrebbe sganciato 799 palanche + IVA per la sola ristretta licenza di utilizzo (e non per la proprietà del software) del noto programma di elaborazione digitale e quindi ha deliberatamente ignorato queste persone.

Nell’ignorarle ha però commesso un errore di business che si sarebbe rivelato da lì a pochi anni, quando un cazzuto team di pezzenti californiani senza prospettive, per sopperire alla mancanza di photoshop in Linux, avrebbe pubblicato nel 1997, da un’iniziale tesina di laurea, il senza pretese Gimp (GNU Image Manipulation Program), un programma per la creazione e modifica di immagini digitali che quindi è un collega di Photoshop.

sabato 6 febbraio 2016

Le ragioni del NO sulle modifiche della Costituzione

http://coordinamentodemocraziacostituzionale.net/referendum-comitato-per-il-no-nel-ferefendum-alle-modifiche-della-costituzione/
Nel 1946 l'Italia antifascista del Comitato di Liberazione Nazionale prese le redini di uno Stato allo sbando e diede il via all'Assemblea Costituente che avrebbe dato vita alla Costituzione antifascista della Repubblica Italiana. Dalle ceneri di un regime che ambiva al potere universale sorse un nuovo assetto sorretto da ben differenti ideali recepiti dalla Costituzione dell'allora neonata Repubblica. Costituzione che fino ad oggi ha previsto un sistema di pesi e contrappesi volti ad impedire l'insorgere di nuove dittature che potessero far ripiombare l'Italia in un nuovo delirio di oscurantismo e disumanizzazione.
Le radici storiche dell'antifascismo, in perfetta sintonia con il costituzionalismo democratico, si ritrovano nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) nel dicembre del 1948, di cui la nostra Costituzione contiene numerose anticipazioni, perfino sul piano testuale.
Sono queste le radici della Costituzione attualmente esistente che vuole l'economia al servizio dei popoli e non i popoli al servizio dell'economia.
E le radici della riforma costituzionale renziana quali sono?
Sono costituite dalle privatizzazioni che segnano l’arretramento dello Stato a favore degli interessi del mercato, dai diritti dei lavoratori negati e dall'agenda dettata dalla banca d’affari J.P. Morgan che esplicitamente chiede (senza che nessuno abbia minimamente protestato) ai Paesi europei la riduzione degli spazi di democrazia tutelati dalle costituzioni antifasciste del II dopoguerra. Tutti gli inviti provenienti dalle istituzioni sovranazionali, legate al governo della finanza globale, sono in linea con la J.P. Morgan, compresi i moniti provenienti dall’Europa (“ce lo chiede l’Europa”).