Pagine

mercoledì 20 aprile 2016

Il vero nemico del nazifascismo


Quando si pensa al nazifascismo spesso si ricorda anche il suo nemico ideologico per eccellenza: il comunismo. Bisogna però tener presente che il comunismo (in cui inglobo anche socialismo in questa riflessione) non è ostile solo nei confronti del nazifascismo (o nazional socialismo) che è in tutto e per tutto una degenerazione del comunismo.
È il caso di fare un breve punto di come si pone il comunismo: borghesia, nobiltà e clero sono le forze politiche “classiche” storicamente avverse al comunismo in quanto il comunismo è obiettivamente incompatibile almeno con le prime due, mentre riguardo alla compatibilità con la terza forza, il clero, ci sono pareri discordanti. Fatto sta che il clero si è sempre schierato, in ogni circostanza, dalla parte del più forte: con la nobiltà (prima della rivoluzione francese) e con la borghesia (dopo la rivoluzione francese), assumendo a tutti gli effetti i tratti di una forza reazionaria tesa a preservare il suo potere.
A queste tre forze si aggiungono: Stato moderno, mafia e fascismo che a loro volta sono incompatibili con il comunismo.

sabato 16 aprile 2016

Sulla Servitù Moderna - recensione

Recensione del film documentario Sulla Servitù Moderna di Jean-françois Brient e Victor León Fuentes

 

L'opera si presenta come un documentario: sono infatti assenti recitazione, scenografie e quanto usualmente costituisce la finzione cinematografica, ad eccezione di innumerevoli spezzoni di film che accompagnano il documentarista nella narrazione della propria visione del sistema economico produttivo globale che ci rende schiavi. A differenza di un classico documentario, però, l'autore non avvalora il suo punto di vista con alcun dato, documentazione, fonte o qualsiasi altro elemento esterno che non siano le diverse citazioni disseminate lungo tutta la durata del video. Tutto è affidato alla sensazione di evidenza data dal coinvolgimento dello spettatore mentre guarda il film, per cui la mancanza di qualsiasi dato di fatto che avvalori l'interpretazione dell'autore dà piuttosto un'idea di astrazione ed estrema soggettività. L'opera si limita a dare un'idea non approfondita del punto di vista dell'autore sull'argomento trattato finendo col diventare una narrazione evasiva della realtà.
In effetti, così come è proposto il documentario, potrebbe benissimo essere scambiato per l'ambientazione di un film di fantascienza a carattere distopico e per l'avallo a talune ipotesi non poi tanto futuristiche in esso espresse (come il controllo dell'umanità tramite un'avanzatissima ricerca scientifica asservita al potere) il film si presta facilmente a questa interpretazione. L'opera in ragione di quanto detto offre il destro a contestazioni radicali dal primo all'ultimo concetto in essa espresso da parte di chiunque non ne condivida fideisticamente e aprioristicamente il contenuto.